Tuesday, December 06, 2005

Dell' ammirazione di un' alba dal tramonto

Non mi dilungo in futili disquisizioni su chichessia. Non volevo neanche scriverlo un ulteriore post. Lo faccio solo perche' Nevedilimone me lo ha gentilmente chiesto. Sono un fiero, comunque debole. Non per altro.
Di quel che e' stato, di quel che avete potuto leggere, comprendo sempre meno. La fine del Tutto mi e' ignota. Come l'acqua per un umano strisciante, nel bel mezzo del deserto piu' grande che ci sia. Costruito dalla stessa mente del morente. Un deserto per forza di cose infinito, in cui anima non potra' mai vivere ne vegetare. Un deserto perfetto. Se di perfezione si puo' parlare, intendendosi la causa della propria annientamento.
Rimango quel che sono. Quante volte l'ho detta questa frase. Io, che mi pareva di essere il migliore tra i migliori, continuando a elevare il profilo a vette inimmaginabili, non accorgendomi di star per riscaldare minestre stracotte. Le idee sono mutate. Le prospettive pure. Mi son messo in mente di mettere la testa a posto. Non so se ce la faro'. Non penso di farcela, ma potrebbe anche essere la solita tracotanza di quella parte di me che continua ad essere fantastica infrangibile.
Il superuomo non esiste. Non qui, almeno. Esisterebbe se si esulasse dall'essere Umano.
Di questo sono certo.