Friday, March 17, 2006

Davanti a me, in questo momento.

Tutti vedono. Dice di stare zitta. Parla piano! Una soap in piena regola, solo narrata da due adolescenti attempate, che si esprimono a lettere e a concetti. X e' geloso di me. Y si mangia le dita quando mi guarda. Percentuali, frasi senza speranza, in un pomeriggio di un venerdi' sonnacchioso, quasi spumoso di polvere, tanto pare stampabile sulla cute. La magra e' tranquilla, lei dice, ma la falsa rossa incalza: ridacchiano con fare risaputo. Momento di stanca, ma l'annuncio del ragazzo Z divora l'attimo: un esplosione di gridolini e concetti debosciati, proprio sotto a dove dovrebe esserci lo sterno. Sono fatte cosi', che volete farcene.
Una pausa, una altro caffe', poi di nuovo a narrarsi di amori possibili, con storie in odore di soap e subdole malignita'.
Forse faccio male a far finta di origliare, magari neanche me lo merito di partecipare mutamente al chiaccherio. Ma sono stanco, e questa pantomimia di ragazze e' l'unica cosa che mi permette di far fuggire le speranze.
Ascoltando ancora. Meglio di una fiction. Almeno riesco ad immaginare.

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