Monday, May 08, 2006

Lo Scheletro

Era da qualche tempo che non lo sentivo piu' grattare, al di la' della spessa anta del mio armadio interiore. Stavo bene, ero infelicemente annoiato, fallacemente preso da tutte le bombe che mi sganciavano contro. Dio, la vita che conducevo!
Ma non avevo finito di fare i conti con lo Scheletro, il quale mi ha colto in fallo nel momento in cui ero piu' vulnerabile, inaspettatamente.
Si e' semplicemente tolto una falange, incuneandola pian piano all'interno della toppa, senza far rumore perche' non sentissi e mi cautelassi di conseguenza. Come un turbine, sicuro di aver scardinato l'anta, eccomelo spuntare feroce e incavolato, con gli occhi rossi dal pianto sanguigno e le scheletriche memba frementi di rabbia. Non ho ancora fatto nulla, se non tapparmi occhi, bocca e orecchie, nella speranza di non essere visto e che passi oltre.
Anche se non penso che un Bip possa cambiarmi un ulteriore volta la vita, la speranza di poter richiudere lo Scheletro nell'armadio non e' ancora morta. Adesso, per esempio, pur non vedendolo, lo sento aggirarsi furtivo attorno a me, dietro ad un pilastro, guardandomi e riguardandomi, valutando dove sferrare il primo colpo.
Solo un desiderio: anche se non mi sono comportato come avrei voluto e dovuto, Scheletro di prego: non causarmi troppo dolore.

1 Comments:

Anonymous Anonymous said...

Bello.

4:37 AM  

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