Serata di mezza primavera
Gli occhi sono ancora assonnati dalla serata precedente e la voglia di far qualcosa di nuovo ormai e' stata assopita: ci si prepara ad affrontare un'altra settimana. Nel marasma di emozioni deluse, l'unica cosa che riesci a decidere e' di andare a mangiare una pizza nel nuovo locale aperto a valle. Chiami qualcuno per vedere se ti puo' accompagnare e, raggruppato un bel mucchietto di materiale umano, carichi il tutto sulla tua vecchia macchina fresca di revisione. Il caos che si vuol formare non e' mai pienamente soddisfaciente, tutto comunque scivola via abbastanza fluido, lasciando in tutti i partecipanti una piacevolezza assonatamente gioiosa. Proprio all'ultima svolta, pochi chilometri prima di arrivare dove prefissato, la colonna di macchine segnala una interruzione nel traffico, non verificabile dalla posizione in cui vi trovate. Scendi dall'abitacolo alquanto indispettito, t'avii a vedere che possa esser successo e, arrivato in prossimita' del punto in cui la coda par troncarsi, vedi con chiarezza un lenzuolo bianco, al di sotto del quale si staglia chiaramente un corpo umano. Torni indietro frastornato, disagiatamente sciolto, ed annunci agli Ignari l'accaduto.
Porti la macchina sulla carreggiata di fianco, svoltando con veterana cura, immettendo la macchina sulla via del ritorno. La solita pizzeria con la solita compagnia. Perdonate il pessimo gioco di parole.
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