Monday, June 06, 2005

Lunedi'

E siamo di nuovo all'abituale spazio temporale dedicato alla racimolazione di quel che rimane delle illusioni del sabato sera; dei bistrattamenti fisici del fine settimana. Nel disincanto del "the day after", ti riscopri terribilmente umano quando guardi nel fondo di quel caffe' che ti porgono la mattina, come spinta iniziale per essere nuovamente quel che eri nei trascorsi sette giorni. La mente ricomincia a funzionare nuovamente, ora non piu' soffocata dal trambusto macchiavellico in cui sei andato a cacciarti nell'ultimo giorno e mezzo.
Per chi scrive, chi decide quindi di spalmare la propria mente su un foglio di carta, questo giorno e' l'abitudinaria lotta contro l'esubero di idee accumulatisi. E' veramente difficile cercar di scrivere il Lunedi', soprattutto perche' non sai veramente che scrivere: i pensieri si accavallano gli uni sugli altri, bisticciando tra loro, non degnando di uno sguardo chi li contiene. Che li vuole capire. Che li vuole decifrare. Difficile carpire il significato di una lotta, quindi non ne parliamo di cercare un senso tra i contendenti.
Arrivati al giorno dopo, come in ogni torneo che si rispetti, all'incredibile zuffa ne escono dei vincitori. Pure dei vinti, che si mettono ben in fila ad aspettare il proprio turno al farsi comprendere.
Una democratica ricerca del piu' forte attraverso una sleale massacrata. Non il migliore, solo il piu' forte.

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