Monday, June 13, 2005

Il pensiero

Il pensiero viene e va come un ruscello di montagna tra le rocce; talvolta impetuoso e straripante, talvolta assolutamente secco. Non sta a te alimentare lo sciabordio calcareo, nemmeno deviare il suo corso, al massimo puoi startene li a guardarlo vivere di vita propria dentro di te. Mentre lo guardi e l'osservi - naturale tentativo di decifrarlo -, puoi accorgerti quanto ti assomigli nei contenuti. Anche i piu' vorticosi giri di parole, aggrappati strenuamente a dei sensi quanto meno logici possibili, se guardati con occhio freddo ed indagatore, svelano frammenti rispecchianti l'essere di colui che li contiene. Tu.
E quindi non vi meravigliate quando vi sovvien un dolce tentativo di idealizzare amori impossibili: state solo cercando un motivo per avanzare ancora una volta nella vita, probabilmente a causa di una fresca delusione. Amorosa e non. Se state covando sogni di gloria, volete solo convincervi di valer qualcosa, magari per non smettere del tutto dall'intraprendere il vostro hobby preferito. Difficile e gratificante. In questo clima di profonda sfiducia, comprendente anche i pensieri lieti, a che ci si puo' appellare, allora? Ai sogni.
Non smettete di crederci perche', anche se possono sembrare assulutamente irrelizzabili ed improponibili, solo in quegli attimi potete staccarvi, seppur di poco, dal freddo suolo, e viaggiare per posti inenarrabili. Non e' male credere in un sogno. E poi: che costa sognare, dopotutto?

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