L'uomo senza futuro
L'uomo senza futuro e' la storia troncata. Interessante in ogni suo concetto. Non gli importa affatto di quel che verra', quindi s'accontenta di quel che gli par di sapere, e non s'affascina di fronte ai miti d'ogni giorno. L'uomo senza futuro e' uno schiavo schiavizzante, scevro di se stesso. E' venerato dagli altri come un eroe rinascimentale perche' non ha paura di dire le cose come stanno, e proprio perche' sa di non avere un futuro, lo splendido incartamento di cui si ricopre e' del color del cielo. Puo' puntare alla perfezione con una disinvoltura estrema, giocandoci anche; accarezza le folte chiome di tutti, incredibilmente attratti dalla forza sprigionata da quel se stesso; assoggetta le folle e plasma il proprio credo come meglio gli confa'. Invidio l'uomo senza futuro, perche' forse ha smesso di perdonarsi il passato: non avendo quello che non puo' esistere, questo semidio non si volta mai indietro per cercare connessioni a quello che potrebbe essere.
Mangiamo e beviamo di uomini senza futuro, perche' ci danno la sicurezza che la nostra penosita' di pensiero e' un dono piu' grande del loro decisionismo estremo. Ci disperiamo quando muore; dentro di noi, pero', tiriamo un respiro di sollievo. E la domanda che ci poniamo e': "E se l'uomo senza futuro avesse potuto vivere quanto noi?". Una bella domanda.
Una domanda che pongo a tutti voi.
1 Comments:
l'uomo senza futuro è comodo finchè c'è, ma dopo un pò è meglio sbarazzarsene, perchè inizia a dire troppe cose scomode...
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