Questa e' vita?
Te la ritrovi sullo specchietto posteriore: capelli alla sbarazzina, enormi occhiali scuri alla moda, viso ben abbronzato e labbra moderatamente baciabili. Lei ti guardava sin da quando ha raggiunto il tuo posteriore, ma tu l'hai notata solo ora.
Fai finta di non essertene accorto, la guardi alle svolte e l'intravedi ai semafori. E' bella, piacente nella sua perfezione carnale, avvolta in qualcosa di costoso, degno del miglior dio greco.
Dopo qualche tempo, quando scoprite che quei sguardi non sono solo limitati all'individuazione di un'identita', cominciate a guardarvi negli occhi, spiegando reconditamente la disperazione sentimentale in cui vi siete cacciati. Chiaramente lei s'e' tolta gli occhiali, e ti sembra che in quei due pozzi d'acqua limpida galleggino delle pagliuzze. Pagliuzze d'oro. Da cercare. Da ritrovare.
Ti sembra di parlarci, le fai pure qualche sorriso a cui contraccambia timida: non e' la ragazza impossibile della prima impressione. Quando tutto sembra andare come un film, le due macchine si dividono: tu a destra, lei diritto.
Tutto per colpa di due stanghette su sessanta tacche.
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