Ballare
Indossare gli indumenti che non porteresti mai nel vero, nella vita reale, onde non venir preso per il Solito egocentrico. Misogino temporale. Lucidare la macchina, piallarla dal piattume di ogni giorno. E poi via!
Gli amici sorridenti se ne salgono festanti, sorridenti, come di porci in un allevamento di scrofe. Si sta bene, la serata e' quella giusta, l'ideale per andare a fuggire. Correre. Passare la barriera degli uomini muscolosi, con lo sguardo duro e l'auricolare ficcato indelebilmente nel timpano.
Dentro, finalmente, nel mezzo del centro del mondo di questa sera. Muoversi, indifferentemente dalle forme, confondendo la destra dalla sinistra, mentre l'alto e il basso vanno ad incontrarsi nel mezzo. Mulinamenti di arti, assurdi e magnifici. La altre sono belle, interessanti, disponibili e difficili. Spremuta di noi sulle maglie, in chiazze da nascondere ma necessarie, nelle magliette e sotto le ascelle. Spruzzata celebrale. Spegnere il cervello. Quella ti ammicca. Sei magnifico. Quell'altra ti si struscia. Sei impossibile. Offri da bere, ti allontani di qualche istante, compi l'acquisto, poi ti rituffi dentro. Un'altra volta nel mezzo. Nel centro. Sei un turbine di speranza repressa, voglia e posizioni da stecchirti all'istante. Ma ti senti bene, sotto l'effetto di una nuova droga: te stesso.
Questa notte sei l'imputato principale del processo di fottitura mondiale.
Posteriore di un mondo che non vuole riconoscerti.
1 Comments:
Ballare.
Lasciare tutto e ballare.
Siete solo in tre: tu la musica e gli altri.
Poi quando anche l'ultimo pensiero di vita mondana ti ha abbandonato allora siete in quattro: tu la musica le tipe che ti stanno vicino e gli altri.
La musica cresce: entra dentro di te: tu sei la musica!
Le tue mani, le tue braccia, il tuo bacino, le tue gambe, i tuoi piedi: unico scopo lasciarsi andare!
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